La cessione del credito d’imposta e lo sconto in fattura

 

Infine, limitatissima e probabilmente superflua la (unica) modifica apportata all’art. 121 del Decreto Rilancio, come noto dedicato al meccanismo dell’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito di imposta, quali modalità di “monetizzazione” del Superbonus (e delle ulteriori agevolazioni ivi indicate).
Mediante l’inserimento del nuovo comma 7-bis, infatti, il legislatore si è limitato a chiarire che «le disposizioni del presente articolo si applicano anche ai soggetti che sostengono, nell’anno 2022, spese per gli interventi individuati dall’articolo 119». Sul punto, è sufficiente rammentare che, come si è visto, per i bonus relativi a spese “targate” 2022 è prevista la detraibilità in quattro (e non cinque) anni, il che probabilmente fungerà da ulteriore stimolo (anche sul lato dei prezzi) per il mercato dei crediti d’imposta da Superbonus.

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